>>Nanai – Hale-bopp

Le Nanai suonano tronchi d’albero. Le Nanai tastiere nottambule, synth con sdoppiamento di personalità e drum machine dal Super-Ego. Si conoscono per caso in una sera di Maggio parlando di stickers delle patatine e tatuaggi siberiani. Decidono di formare un duo a cui, dopo varie riflessioni, daranno il nome di Nanai, popolo proveniente proprio dalla Siberia. Sono basse, sono del sud, amano il nord e da piccole ascoltavano musica punk. Hanno più di 11 strumenti. Li sistemano sul pavimento della loro camera e iniziano a suonare. A caso. Le Nanai sono: Zoel (lyrics and music, voice, ukulele, keyboards, synth, laptop, toys instruments) e Von (lyrics and music, voice, keyboards, synth, laptop, toys instruments).

Hale-bopp è così. Un collage di pezzi che si ricompongono nel caos più totale o, forse, si irradiano dopo un esplosione. 5 tracce che prendono vita quasi da sole, melodie che appaiono in sogno e tornano al risveglio, attraversando spazi siderali e campi elettromagnetici per essere visibili. 11 strumenti suonati per gioco. Uno spazio di 30 mq che si trasforma in un universo, passando dalle luci dell’aurora boreale alle estati malinconiche, dai soffitti agli spazi incontaminati della tundra per raggiungere il cielo e ricadere sotto forma di bombe. Perché si può essere qui e ora, ma sentirsi sempre altrove. Si può avere un cuore, delle vene, braccia,ma sentirsi vento, rami, spine.

System failure ha ascoltato il loro ep Hale-bopp e quelle che seguono sono le nostre considerazioni a riguardo. L’ep comincia con Aurora e subito possiamo apprezzare un cantato evocativo che ben si sposa con un’elettronica di stampo “nordico” dai colori alquanto dark, un’elettronica che ci porta la mente ad artisti come Bjork o Röyksopp. Il sound che ascoltiamo è potente, è energico, ti travolge come un fiume in piena!

Poi arriva Motionless Summer con le sue aurore sonore di grande lucentezza e il cantato che ascoltiamo è tanto leggiadro. Qui, rispetto alla canzone precedente, troviamo sonorità piene di fulgore che in parte ci fanno pensare ad Apparat in parte a Godblesscomputers.

La terza canzone dell’ep si chiama Mrs Sad e qui continuiamo nel solco tracciato dal pezzo precedente. Cantato e sound sono tanto ammalianti. Con questa canzone arriviamo nei terreni del dreampop e pensiamo o a Grimes o al cantato di alcune canzoni di The Cranberries. Viene da pensare anche ad Emilíana Torrini ascoltando questo duo dreampop/electropop.

Con Thundra ci avviamo verso la fine dell’Ep. È una canzone dal beat pulsante. È una canzone dalle sonorità electro proprio magnetiche. Non mancano anche qui aurore sonore di grande impressione ed effetto. A tratti ascoltiamo qualcosa dei Depeche Mode, senza dubbio. C’è anche qualcosa dei Kraftwerk nell’elettronica “curiosa e perspicace” di queste due ragazze. Queste parole sono dettate dall’ascolto di Thundra ma anche da altri passaggi sonori delle canzoni citate precedentemente.

Il tutto si chiude con XI – The Sky Cries Bombs. Quest’ultima canzone presenta altre vibrazioni sonore di una certa lucentezza su un beat ripetitivo e pulsante. Anche qui viene da pensare a Godblesscomputers. Non solo. Viene da pensare anche all’electropop/dreampop in stile Computer Magic.

Le Nanai con Hale-bopp ci hanno davvero colpito. Non a caso hanno vinto Arezzo Wave Piemonte 2107. Il loro sound oltremodo ricercato e sofisticato porta sicuramente novità al panorama underground italiano. Il miglior pezzo per noi è Aurora. E’ qui che le Nanai diventano estremamente interessanti e magnetiche. Comunque tutto le 5 tracce che compongono Hale-bopp ci offrono un’elettronica che ci fa sognare, un’elettronica che porta la mente lontano in una realtà alternativa dai colori sgargianti e sfavillanti. Inoltre, come non dirlo, sperimentazione e innovazione sono parole che acquistano un senso ascoltando Nanai. Loro “giocano” con i loro strumenti come fa un bambino con i suoi giocattoli…Con una naturalezza disarmante…