Marix – Corpi Celesti

Mario De Francesco, in arte Marix, fa musica dal 1989, prevalentemente come bassista in vari gruppi locali(Brescia). Nel 2014 è uscito il suo primo LP dal nome Il peggio di me con l’aiuto di Dade (Davide) Mahony che ne ha curato la produzione artistica. Nel novembre 2016, sempre con la collaborazione di Dade, è venuto alla luce il secondo album dal titolo Corpi Celesti. In entrambi gli LP cantano, in alcuni brani, amici della gioventù musicale di Marix. System failure ha ascoltato con attenzione Corpi Celesti e quelle che seguono sono le nostre considerazioni a riguardo.

Principersa ci introduce il mondo sonoro electro/synthpop di Marix. Ascoltiamo in questa canzone sonorità che ci fanno pensare a Bluvertigo come anche ai Depeche Mode. Pensiamo anche a Brusio, artista che abbiamo recensito su System failure. Ci sono anche pulsazioni dance in questa canzone. Verso la fine c’è anche un beat techno da rave. Uncuorebestiale ci presenta un beat prettamente dance con un cantato da cantautorato. “Illuminazioni improvvise” arrivano in questa canzone a scaldare il nostro petto. A tratti pensiamo o a Battiato o a Bluvertigo con questa canzone.

Canzone di Turing ci porta sonorità electro ipnotiche e la nostra mente arriva in un mondo surreale, un mondo che ci cattura completamente. Con questa canzone i pensieri vanno di nuovo ai Depeche Mode. Nella musica di Marix due sono le cose fondamentali: la ricercatezza sonora e l’importanza della parola.

In Divina il cantato di Micaela Belotti è proprio suggestivo ed impressionante e ben si accompagna con i muri sonori di grande effetto che sono sotto la sua voce. Qui per alcuni passaggi pensiamo a Nina Zilli. Super-tramp, invece, ci porta tanta malinconia, malinconia che viene dal profondo. C’è anche tanta profondità e tanta poesia nella musica di Marix, come non dirlo.

Moby Dick ci porta nello “spietato mare” e sembra voler raccontare a modo proprio la storia della grande balena bianca con muri sonori di grande solidità e spessore. E’ il miglior pezzo di questo album a nostro giudizio: il più duro, quello più penetrante. Grenouille presenta sia suoni leggiadri che altri di grande forza e prestanza sonora. Anche qui i nostri pensieri vanno a Battiato. Infatti, la musica di Marix è musica colta, intellettuale.

Con Antonia ci avviamo verso la fine di questo splendido album con suoni dolci e delicati. Qui troviamo anche spirali sonore piene di fascino. Troviamo anche un cantato energico e vibrante con la presenza di Kika Negroni come ospite nella canzone. Signorina chiude il tutto con le sue sonorità che sembrano richiamare ancora una volta di Depeche Mode.

Marix con Corpi Celesti ci porta un prodotto musicale di incredibile spessore artistico, un album cazzuto, profondo, leggiadro, potente e la lista di aggettivi potrebbe continuare ancora. Un album sicuramente ricco di stimoli che porta tanta novità e freschezza nel panorama underground nostrano. Marix ci porta in un’ “odissea” che sembra a tratti interminabile con la sua musica. Marix si muove come il capitano Achab con il suo veliero su un oceano elettronico sfidando le onde, sfidando un mondo oscuro e tenebroso cercando di far emergere il suo canto poetico ed affascinante…

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