>>Isterica: intervista per System failure

1)Benvenuti su System failure. Provate a raccontare il vostro percorso fino a qui. Come si è formata la vostra band? Avete suonato in altre band prima di questa?

Ciao, Isterica si è formata in un piacevole momento di sollazzo londinese, un po’ per scherzo un po’ per scommessa. Da li il sollazzo ha lasciato posto a tanto lavoro, prima in sala prove e poi in studio di registrazione, il frutto di questo lavoro è Pensieri Parole Opere Omissioni. Veniamo tutti (eccezion fatta Per Vania, che ha passato più tempo sotto un palco che sopra…) da diversi anni di palchi, mal di testa, acufeni e rock’n’roll… Santo Niente, The Fiftyniners, Rockin’ Riot…

2)Come nasce la vostra passione per il punk?

Già dalla scuola materna facevamo fatica a marciare in fila indiana, da li in poi sempre dall’altra parte ahahahha!

3)Che rapporto avete con band come CCCP, Prozac+, Negazione etc? Quali sono le vostre influenze musicali? Quali sono gli album che vi hanno spinto a formare la vostra band?

Sono sicuramente band che hanno detto molto e hanno in qualche modo caratterizzato un determinato periodo storico/musicale italiano. Anche se con le dovute differenze ci piace condividerne l’attitudine. Sono ovviamente tantissimi gli album che ci hanno influenzato, su tutti diremmo: Affinità – divergenze fra il compagno Togliatti e noi (CCCP), Punk (Decibel), London Calling (Clash), Los Angeles (X) Rocket to Russia (Ramones).

4)Come è nato Pensieri Parole Opere Omissioni? Avete provato difficoltà a registrarlo? Ci parlate delle sue sonorità e dei suoi testi?

Pensieri Parole Opere Omissioni nasce dalle nostre paure, dai nostri dolori e dalla rabbia che custodiamo gelosamente nella nostra sala prove. Non abbiamo avuto particolari difficoltà a registrarlo perché siamo arrivati in studio con le idee molto chiare, le tracce sono state suonate in diretta e non siamo praticamente mai andati oltre la seconda take. I testi sono molto diretti a tratti rabbiosi a tratti sarcastici così come lo sono le nostre vite. Le sonorità si sposano bene con l’immediatezza dei testi, volevamo un suono compatto e diretto senza fronzoli, quasi monolitico che facesse da megafono alle nostre parole.

5)Abbiamo letto tante parole di encomio per la vostra musica? Come ci si sente ad essere sotto i riflettori di una certa nicchia underground?

Ci fa davvero piacere che si sia creato molto interesse intorno a Isterica ma sinceramente non ci siamo mai sentiti sotto i riflettori, siamo più tipi da lumini, al buio infondo non si sta poi così male.

6)Con chi sognate di suonare in futuro? E in quale festival in particolare? Quale è la vostra massima aspirazione?

L’aspirazione massima sarebbe stata suonare con il Coro dell’Armata Rossa al Cremlino ma il destino evidentemente non è dalla nostra parte.

7)Per finire lascio la parola a voi…diteci tutto quello che vi viene in mente che possa colpire i nostri lettori….

All’alba vince Ron!