>>Intervista per Kuadra

1)Benvenuti su System failure. Ci parlate del vostro background musicale?

Ciao a tutti. Noi siamo in quattro e abbiamo background diversi, c’è chi ha ascoltato più funk e jazz, chi è cresciuto ascoltando più rap e cantautorato italiano, chi più metal. Ma una cosa ci accomuna, il rock, quello pesante.

2)Come è nata in voi la passione per la musica?

Il fratello maggiore che ti fa ascoltare un disco, gli amici che copiano un cd dei Verdena o di Frankie Hi-Nrg, dei Kyuss o dei Tool. I video dei Nirvana, dei Ratm, dei Radiohead che passavano su Mtv, sono molte le scintille che hanno scatenato in noi la passione per la musica.

3)Quali sono gli ultimi album che avete ascoltato?

To pimp a butterfly di Kendrik Lamar, The Epic di Kamasi Washington, Sound and color degli Alabama Shakes, Mariner dei Cult of Luna, di italiano Folfiri o Folfox degli Afterhours.

4)Come prendono forma le vostre canzoni dal punto di vista musicale? E i testi?

Negli ultimi tempi abbiamo trovato un nostro ritmo. La composizione parte generalmente da un testo scritto a cui segue qualche spunto di chitarra, anche solo un riff abbozzato. Il tutto poi viene sviluppato in sala prove insieme a batteria, basso e elettronica.

5)Come è nato Non Avrai Altro Dio All’Infuori Di Te?

La creazione di questo disco è stata faticosa. Inizialmente non avevamo le idee chiare, l’unica cosa che sapevamo era che volevamo scrollarci di dosso l’etichetta di band crossover/new metal, volevamo dire qualcosa di diverso e più personale. Abbiamo iniziato ad accumulare brandelli di testi, idee, immagini e con la scrittura de La grande crocifissione abbiamo intravisto uno spiraglio, una strada interessante. I brani sono stati riarrangiati molte volte prima di essere chiusi. Ci siamo dati molto tempo per questo lavoro, sapevamo di dover passare una sorta di lutto, come un serpente che cambia pelle.

6)Cosa troviamo in questo album?

Troviamo colori scuri, spazi vuoti, alcuni messaggi chiari, altri confusi e nascosti. Convivono sentimenti contrastanti, la consapevolezza di un’esistenza svuotata di senso ma tenuta in vita da dipendenze di ogni tipo, e infine una certezza: il mondo può cambiare, perché il mondo è già cambiato ma solo l’utopia può renderlo un posto migliore.

7)Abbiamo notato tante influenze musicali. Come riuscite a fondere tutto?

In verità per noi è irrilevante il fatto che si percepiscano o meno le nostre influenze nella musica che facciamo, maturando abbiamo capito che dobbiamo metterci al servizio del pezzo che stiamo arrangiando. Aggiungiamo o sottraiamo qualcosa se riteniamo essenziale farlo.

8)Spesso il vostro disco è una tenace invettiva contro la società contemporanea…

Siamo convinti che la buona musica abbia, tra le altre qualità, anche la responsabilità di smuovere le coscienze, di dialogare con la società ed esserne un riflesso brutale, spietato.

9)Come è il vostro concerto perfetto?

Il nostro concerto perfetto è simile a una battaglia, da cui si torna a casa sfiniti e orgogliosi.

10)Dove possiamo trovare delle novità o info su di voi?

Sulle nostre pagine Facebook e Twitter, e sul canale Youtube.

11)Perché il pubblico dovrebbe ascoltare i Kuadra?

Perché i Kuadra non mentono, non strizzano l’occhio e suonano forte.