>>Intervista per Justify your Venom

1)Benvenuti su System failure. Avete pubblicato un nuovo ep. Potete presentarlo ai nostri lettori?

Ciao a tutti! Noi siamo i Justify your Venom, siamo molto felici e ringraziamo System Failure per questa opportunità. J.Y.V. è il nostro primo EP, un’esperienza musicale di cui siamo molto fieri, si tratta di un prodotto alternative metal nel quale abbiamo speso molte ore per cercare un suono che potesse contraddistinguerci, volevamo un suono grosso, potente a tratti tagliente, richiamando talvolta atmosfere “ambient” in sottofondo elettronico. Pensiamo di aver raggiunto l’obiettivo prefissato con melodie ed arrangiamenti apprezzabili e speriamo sia lo stesso per gli ascoltatori!

2)Da dove nasce il nome della vostra band? Come si è formata? Insomma, diteci tutto…

Il nome non è mai una cosa facile da scegliere per una band! Noi non facciamo ovviamente eccezione; abbiamo ragionato molto sul nome da scegliere e molto ha influito ciò che si sente in giro, i fatti che accadono nel mondo. Viviamo un periodo in cui all’ordine del giorno si sentono notizie di “veleno”, da intendersi come dolore, odio, verso qualcuno…pertanto il nostro nome letteralmente “giustifica il tuo veleno” vuole essere un monito verso tutti da intendersi come un quesito ovvero “hai una ragione eticamente valida per giustificare il tuo odio?”. Vuole essere un punto di riflessione con il quale tutti dobbiamo confrontarci. Per quanto riguarda la formazione è avvenuta per “fasi”; Slay aveva in mente questo progetto da qualche tempo e nella primavera 2015, con l’entusiasmo di Mark (conosciuto sui banchi universitari) verso l’idea, il progetto ha preso piede andando anche a contattare Sand che aveva precedentemente collaborato con Slay in un altro gruppo. Successivamente è arrivato Halo alla batteria conosciuto tramite provino. L’atmosfera serena trovata sin da subito ha permesso di far nascere J.Y.V.

3)Quali sono le vostre fonti di ispirazione? Come prendono forma le vostre canzoni? Parlateci del processo creativo…

Sicuramente l’esperienza quotidiana è quella da cui si può trarre l’emozione giusta per tramutare il tutto in un testo. Per quanto riguarda la parte musicale invece nasce da un’idea del singolo che successivamente viene sviluppata insieme andando a sistemare le varie tracks strumentali, per far si che il brano “giri bene”. Slay è stato lo spunto iniziale sui brani eccezion fatta per “Cry Me a River” che parte da un riff ideato da Sand. Dobbiamo inoltre ringraziare Matteo Magni del Magnitude Studio, che in fase di produzione ha contribuito con la sua esperienza a migliorare gli arrangiamenti aiutandoci a portare i brani verso il sound che volevamo.

4)Quali sono i punti forti della vostra musica? Cosa può incuriosire un eventuale nuovo ascoltatore? Quali sono le vostre qualità principali?

Sicuramente alla base della nostra filosofia c’è dare agli ascoltatori il meglio che possiamo offrire con le nostre possibilità per cercare di dare dei prodotti più professionali e di qualità possibili. Per quanto riguarda la nostra musica secondo noi uno dei punti forti è la dinamica presente all’interno di essa. Infatti, nella scrittura e specialmente negli arrangiamenti, abbiamo cercato di creare dei climax che esaltassero i ritornelli o altre parti rilevanti e caratterizzanti il brano. Inoltre come band non abbiamo paura di sperimentare andando a prendere spunto sia dal metal più estremo fino al pop, quindi non sappiamo mai bene che piega prenderanno le canzoni.

5)C’è un brano in questo ep al quale vi sentite molto legati?

Siamo legati a tutti i brani per diversi motivi ma probabilmente “Run to Survive” essendo il primo brano che abbiamo sviluppato insieme; per noi ha rappresentato il punto d’inizio come gruppo nonché quello che ci ha richiesto maggior tempo, poiché l’inserimento dell’elettronica non è stata un’operazione scontata e banale. Vi assicuriamo che il risultato finale è ben diverso dalla demo iniziale e la soddisfazione è tantissima. Poi è un brano con un bel “tiro” che live da sempre una bella carica al pubblico.

6)Quali sono gli artisti che vi hanno maggiormente influenzato?

Il sound americano sicuramente ha avuto un ruolo fondamentale nella nostra formazione musicale. Possiamo dire che band come Alter Bridge, Three Days Grace, Breaking Benjamin, Papa Roach, Killswitch Engage, Stone Sour, Crossfade etc.. hanno influenzato il nostro sound in maniera forte all’inizio, poi come detto abbiamo cercato di creare un suono “nostro” che potesse contraddistinguerci.

7)Cosa farete in futuro? Avete delle sorprese nascoste o dei sogni nel cassetto?

Bhe diciamo che al momento possiamo dire di vivere il presente programmando il futuro. Sicuramente il primo obiettivo oltre a cercare di mettere giù le date per un tour promozionale dell’EP, è quello di completare questo primo step con l’uscita di un full album. Pertanto diciamo che abbiamo sorprese “in cantiere”. Per quanto riguarda i sogni, diciamo che ci piacerebbe molto poter portare la nostra musica in giro per l’Italia ed Europa. Se poi si riuscisse a farla arrivare in America sarebbe un sogno che si avvera!

8)Con chi vorreste collaborare un giorno?

L’idea di collaborare con artisti underground c’è sempre piaciuta per poter comunque conoscere diverse realtà vicine alla nostra, motivo per cui all’interno del EP abbiamo chiesto a Martina delle Killin’ Baudelaire di collaborare nella realizzazione della parte vocale per lo special di “Run to Survive”. Un sogno sarebbe sicuramente quello di poter collaborare con qualche grande artista che ammiriamo questa sarebbe infatti un’occasione di crescita irripetibile. Ovviamente ci piacerebbe inoltre poter collaborare con una grande etichetta/ufficio stampa e agenzia di booking che possa valorizzare la nostra musica, permettendoci di arrivare alle orecchie di più persone possibili.

9)In quali festival vi piacerebbe suonare?

Intanto ci piacerebbe suonare al Brianza rock Festival, dopodiché siamo disponibili anche per altre manifestazioni nostrane! Ci piacerebbe suonare nei principali festival italiani dedicati al settore per conoscere organizzatori e band nuove con cui stringere dei rapporti e creare collaborazioni future.

10)Quale è la vostra massima aspirazione?

Vivere di questo mestiere con una grossa etichetta alle spalle e poter portare costantemente la nostra musica nel globo sarebbe il sogno nel cassetto. Diciamo che stando coi piedi per terra lavoriamo per avere una buona etichetta che possa darci il supporto adeguato e poter comunque farne un lavoro oltre che un hobby.

11)Se la vostra musica fosse una città a quale assomiglierebbe?

Bhe ci piacerebbe Los Angeles! È grossa come il nostro sound, ha vari aspetti differenti nei vari quartieri che la compongono che potremmo assimilare alla nostra volontà di creare diverse atmosfere nelle canzoni, ha una struttura a maglia quadrata precisa come la nostra ritmica ed è unita da highway scorrevoli, melodie che accompagneranno l’ascoltatore in J.Y.V.!

12)Siamo arrivati alla fine della nostra chiacchierata. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori? Diteci anche dove possiamo trovare la vostra musica e le vostre info…

Innanzitutto vogliamo ringraziarvi nuovamente, è stato un vero piacere! A tutti i lettori diciamo “correte su Spotify e venite a supportarci ai live insieme alle band con cui condivideremo il palco! La scena underground metal italiana ha bisogno di essere supportata!”. Inoltre siamo molto curiosi di sapere cosa pensa il pubblico di questo lavoro e saremmo felicissimi di ricevere commenti a riguardo su Facebook dove potete appunto trovarci cercando “Justify your Venom”. Ci trovate anche su Instagram, mentre l’EP è disponibile su Spotify e per coloro che vogliono acquistarlo su “CD baby” (la copia fisica la troverete ai live!). Infine su YouTube potete trovare i videoclip di “Cry Me a River” e “Run to Survive”! Quindi restate aggiornati sulle nostre pagine per scoprire tutte le novità che stiamo preparando!